Il gospel per Neranima Project

Qualche riflessione sul gospel

Il gospel non è solo per chi crede in Dio, ma per chiunque creda in qualcosa…

Quello che lascia il cuore, arriva al cuore…

Quello che lascia l’anima, arriva all’anima…

Gli spiritual derivano proprio dallo spirito, dalla sofferenza, dall’oppressione; ogni spiritual contiene messaggi segreti, poiché quando i neri schiavi si incontravano per cantare spiritual, lo facevano in realtà per progettare la fuga, ma anche naturalmente per pregare. Questo era l’intento originale. Il gospel è arrivato dopo, quando gli schiavi erano già uomini liberi! Ma è nato molto molto prima, con lo spiritual.

Gospel dunque è GOOD NEWS, la buona notizia della liberazione, ma senza mai perdere il sentimento della sofferenza precedente.

Quando si canta gospel, si deve provare emozione; ogni momento, positivo o negativo, dobbiamo condurlo nel gospel; solo così il gospel riusciamo a SENTIRLO (e non UDIRLO), perché il gospel deve essere sentito (con sentimento).

Alla gente deve arrivare l’emozione: questo è gospel.

Quando termina un concerto gospel, la gente deve andare via con gioia e in pace.

Il gospel non è nella voce, ma nello spirito: non serve la perfezione nel cantare, ma serve fare emozionare chi lo ascolta.

“non è mai stato facile accettare l’insegnamento gospel nella sua interezza, e non lo sarà mai! È in ogni caso un modo per pregare. Non abbiate paura!” (Karol Wojtyla).

 

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